Comitato Territoriale

Parma

da Parma al Consiglio Nazionale

Intervista a Marianna Percudani del comitato Uisp Parma, recentemente eletta nel consiglio Nazionale Uisp.

Marianna Percudani

Marianna Percudani, oltre 25 anni in Uisp Parma di recente eletta per fare parte del Consiglio Nazionale Uisp, ci descrivi il tuo ruolo e gli incarichi all’interno del comitato di Parma?
Faccio parte del consiglio territoriale e sono la responsabile dell’organizzazione del comitato.

E' la tua prima volta in Consiglio Nazionale?
No, ho già fatto questa esperienza con la presidenza di Nicola Porro.

Cosa significa essere nel Consiglio Uisp Nazionale?
È un bel motivo di orgoglio. Si rappresenta il proprio comitato all’interno del massimo organismo della UISP.

Che compiti ha il consiglio Nazionale Uisp?
Il consiglio è l’organo di programmazione e di coordinamento dell’associazione approva annualmente il programma e il relativo bilancio di previsione e il bilancio consuntivo.

Vi dovete incontrare spesso?
Penso che saranno 4 o 5 consigli in un anno. Il primo lo abbiamo già fatto al termine del congresso nazionale dove abbiamo eletto il vice presidente nazionale Pacciani e i componenti la direzione.

In quanti siete?
104

Ci sono dei  consiglieri che stimi particolarmente e perchè?
Ci sono delle persone sicuramente per me di riferimento, oltre a Vincenzo Manco c’è sicuramente Stefania Marchesi. Una persona che stimo particolarmente, molto preparata e competente, con una conoscenza trasversale di tutta l’associazione.

Ma si riesce ad andare sempre d'accordo in Consiglio?
Non credo che l’importante sia andare d’accordo, ma trovare sempre la sintesi delle varie posizioni per portare avanti le giuste progettualità. Il confronto è la parte più costruttiva, e se fatto con correttezza è quello che ti permette di guardare sempre oltre.

Tu farai parte del consiglio nel mandato di Vincenzo Manco, che è stato appena eletto Presidente Nazionale della Uisp. Tu hai consociuto Manco più di 25 anni fa, quando lui è approdato alla Uisp Parma come obiettore di coscienza e tu come volontaria nel Volley. Anni 90, due ragazzini. Cos'è rimasto di quei due ragazzini? E cos'è rimasto dell'Uisp anni 80/90?
È rimasta l’amicizia, la voglia di fare e il mettersi a disposizione dell’associazione. Ci siamo molto divertiti, abbiamo sempre cercato di mettere insieme la passione del fare con il piacere di stare insieme e siamo andati avanti, come ama dire Vincenzo. Andiamo avanti.

Grazie Marianna e buon lavoro!